Il 25% dei casi di colangiocarcinoma intraepatico è scoperto “per caso”, cioè in maniera accidentale in seguito a esami eseguiti per altri motivi. Le difficoltà legate alla mancanza di sintomi specifici conducono troppo spesso a diagnosi in fase avanzata (oltre il 70%) e soltanto il 25% dei pazienti, infatti, è candidato alla chirurgia con intento curativo. I tre passaggi fondamentali per garantire la migliore assistenza sono: struttura ad alto volume, la discussione del percorso di cura da parte di un team multidisciplinare e la profilazione molecolare per la ricerca delle mutazioni. A che punto siamo con i PDTA nel nostro Paese? Ne parliamo con Roberto Bordonaro, Direttore del Dipartimento Oncologico dell’ARNAS Garibaldi di Catania, Carlo Garufi dell’Unità Operativa Oncologia San Camillo Forlanini Roma e Francesco Leone, Direttore Struttura Complessa di Oncologia ASL di Biella